L'ex presidente Fifa, Blutter, prima di congedarsi ha fatto in tempo a gettare il mondo del calcio mercato nel caos più totale. Infatti la sua ultima mossa prima di lasciare la poltrona è stata quella di abolire la figura dell'agente Fifa. Deregulation. Liberalizzazione. Ovunque ha generato soltanto confusione visto che ogni federazione ha scelto un percorso diverso per definire il ruolo dei procuratori dei calciatori. C'è chi ha mantenuto il meccanismo di selezione e di istruzione. Poi c'è l'Italia che ha istituito soltanto un registro al quale iscriversi depositando una tassa di 500 euro. Quindi nessun controllo sulle reali conoscenze dei regolamenti italiani e internazionali.
Il trend
Il rapporto tra le commissioni percepite da agenti stranieri e quelli italiani è di 10 a 1. Nel dicembre del 2015 in Figc c'erano mandati depositati fino al 2020 per un valore di 130 milioni di commissioni. Quindi la commissione media percepita da un agente straniero è di circa 520 mila contro i 64 mila percepiti dagli italiani. Questo significa che tutti gli affari più importanti vengono realizzati da e verso l'estero.
Quali sono le criticità?
Tutto il potere è concentrato in una sola trattativa. Quindi gli agenti stranieri riescono a imporsi con maggiore forza dettando anche le condizioni sui termini di pagamento. Ciò non accade con i procuratori italiani perché la Figc non li riconosce. Dopo l'abolizione della figura dell'agente Fifa, i procuratori iscritti al registro della Figc rispondono sempre del loro operato alla giustizia sportiva. Così i crediti vantati dai procuratori italiani possono arrivare ad accumularsi fino a raggiungere alcune decine di milioni..
L'evoluzione
Le deregulation ha portato all'abolizione del conflitto di interessi. Una volta l'agente poteva rappresentare il calciatore o la società. Oggi c'è più libertà anche in termini di percentuali e formule di pagamento dei compensi. In proporzione all'entità dell'operazione di mercato o allo stipendio lordo sul totale degli anni di contratto del calciatore. Non c'è un tetto ma solo la soglia minima del 3%
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