Sentenza agrodolce per il Parma Calcio che vede salva la sua promozione in Serie A, ma il suo ritorno al massimo campionato italiano inizierà con ben cinque punti di penalizzazione per il caso dei mesaggi Whatsapp inviati da Emanuele Calaiò ai giocatori dello Spezia prima della decisiva partita che ha permesso ai Ducali di ritornare nella prima divisione italiana. A pagare un conto molto salato è stato proprio l'artefice del caso, ovvero l'attaccante del Parma al quale è stata inflitta la pesante squalifica di due anni e sulla carta d'identità c'è scritto 36 sotto la voce dell'età. il che potrebbe significare ritiro anticipato. Il tribunale federale è stato più comprensivo con la società e non ha negato il sogno di essere ritornata in Serie A come alcune testate auspicavano, ma qualcuno doveva pagare questo caso ed è stato proprio Calaiò.
- Accedi o registrati per inserire commenti.
Questo articolo:
mi piace
non mi piace
