Ben oltre questo 3-1

C’è qualcosa in più del 3-1 al Chievo, di questa vittoria salutare per la classifica che tiene in corsa il Napoli nel duello fin troppo ravvicinato con la Roma. È un qualcosa che esce dal cono d’ombra del dopo Madrid, insieme con i soliti titoli che celebrano il bel Napoli. È un volto della squadra che finisce troppo spesso nei cassetti un po’ polverosi della memoria.  Ci riporta indietro nel tempo, di quando il calcio era più di buonsenso e meno strillato. Il Napoli che è andato via malconcio più per le polemiche che per i gol del Real, arriva a Verona, gioca la sua partita d’attacco e d’avventura e poi si richiude in sé, alla ricerca della sua perduta normalità. Lontano dagli eccessi e dall’infatuazione di una  notte – quella madrilena –, predica il profilo basso. Lo spiega bene in un tweet quella specie di bonario nostro Hulk che risponde al nome di Pepe Reina: “"Grande gruppo di gente umile che lascia sempre tutto in campo! Grande vittoria, ora testa bassa e lavoro".  Una risposta alla sfilata di Madrid e alle parole usate come sberle da De Laurentiis? Chissà, certo è che questo è il Napoli che sa vincere e incantare dove e quando è possibile. E che, forza dei social, sa essere più forte anche dei silenzi stampa. Bravo nel calciare i palloni in rete e anche nello scalciare una sconfitta – quella del Bernabeu - cominciata quasi subito, quando De Laurentiis ha caricato sull’aereo attori, registi politici e sponsor quasi come se stesse andando a ritirare un premio e non a vedersela con una delle potenze del calcio. Magari sarebbe stato più appropriato godere dell’intimità di una sacrestia, così come lo spogliatoio, sacro e violabile solo dalla squadra. Sul caso il dibattito è aperto e continua. Tuttavia da Verona, il Napoli torna con un altro sorriso in più, è quello di Insigne. Un gol nello stadio dei sogni a Madrid e un altro, bello davvero, ieri al Chievo. E fanno nove in totale. Come si chiederebbe quel tale: Lorenzo si guadagnerà la leadership totale, nel Napoli e nell’Italia dei Mondiali del 2018? Anche per Insigne il dibattito è aperto e continua.

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