AdL: "Sarri mandava chiari segnali di sfiducia, ma avrà sempre il mio grazie"

Il presidente Aurelio de Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista esclusiva al Corriere dello Sport. Ecco un estratto:

"Verdi? Giuntoli ha fatto tutto ieri sera con Branchini. Mercato? Ho rifiutato i 45 milioni più 5 di bonus del City per Jorginho, se Hamsik vorrà andare in Cina non lo fermeremo. Ma quanto gli daranno? Dal 10 al 31 luglio Carlo potrà valutare l’intera rosa e prenderà delle decisioni, il 4 agosto saremo a Dublino col Liverpool e vedremo il suo primo Napoli. Pensa che a oggi là davanti abbiamo Mertens, Milik, Insigne, Callejon, Ounas, Ciciretti, Inglese, il giovane Vinicius e Younes che è stato convocato per il ritiro. Dicevi che non voglio vincere? Faccio presente che quest’anno perdo 15 milioni e che raramente nei precedenti 13-14 bilanci abbiamo registrato un segno negativo. Per me il rosso rappresenta una macchia. Le coppe sono importanti perché l’Italia è quello che è. Ancelotti? Carlo è la chiave d’accesso all’internazionalizzazione del Napoli. Lui vuole conservare l’80 per cento dell’organico attuale, lo considera di ottimo livello. I nostri obiettivi sono un portiere, un terzino, un centrocampista e un esterno d’attacco".

"Sarri prigioniero? Se si presenterà qualcuno a trattare sarò ragionevolissimo. Non sono un tipo vendicativo e, lo ripeto, Sarri avrà sempre il mio grazie. Ad un certo punto se tu hai un contratto con me per altri due anni e cominci a seminare pubblicamente dei dubbi, dubbi del tipo “non so se rimango”, “non so se la società ce la farà a trattenere i migliori”, “nella vita meglio finire quando le storie sono belle”, invii dei chiari segnali di insofferenza e sfiducia, disattendi i tuoi obblighi contrattuali e mi procuri dei possibili danni. Io non avevo l’obbligo di rinegoziare un contratto già negoziato. Tuttavia, da gennaio, e per più volte, l’ho fatto."

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