É la clausola, baby!

C'era rimasta solo la passione dei tifosi in quel tritacarne che é stata la vicenda Higuain. Ora non rimane che lo sconforto e la rabbia per come Higuain sia andato via. E sopratutto dove se ne é andato. Il calcio é così, é un misto di affari e sentimenti, gli uni si affastellano con gli altri.Un drammone da serial tv. I sentimenti, però, qui toccano solo le corde degli appassionati. Imperterriti sognatori in un mondo dove il profitto supera in assoluto le ragioni del cuore. Spesso anacronistico pianeta, dove nessuno vuole convincersi o ammettere che vince sempre il banco, ovvero il conto economico. A chi oggi, in parte a ragione, rovescia tutte le colpe su Higuain, per il brusco strappo con la città del Napoli, bisognerebbe alleviargli le pene, sussurrandogli "é la clausola, baby". Insomma, é il contratto tra le parti scritto e sottoscritto tra due soggetti che ben sapevano che poteva finire così, anche con Higuain alla Juve, purché si fosse riempito il portafogli di entrambi. E ora che fare? Beh, innanzitutto impadronirsi della ragione e valutare come e perché il Napoli sceglierà il suo nuovo bomber. E, poi, capire cosa altro accadrà per rinforzare la rosa. Perché una cosa è certa, con i novanta e passa milioni avuti dalla Juve - e il resto di quelli che sono venuti e arriveranno dalla Champions - il fatturato del Napoli è quasi raddoppiato: ben più di 200 milioni. Dunque, se é il giro d'affari che conta e se é questo che fa capolino in tutti i discorsi si può dire che con l'affare Higuain, il Napoli é più vicino alla Juve. Ovviamente in termini operativi e di mercato. Il resto é da scoprire in quell'assoluta variabile che é il campo di gioco.
 

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